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Visualizzazione dei post da 2022

C'era una volta l'album Elvis (Fool)

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  L'album Elvis , proprio la copia decisamente "sfruttata" che vi mostro, arrivò in casa a 1978  inoltrato. Tempo due o tre giorni e le sognanti note introduttive di Fool  mi si fissarono nella mente, perché mia sorella prese ad ascoltare questo brano fino allo sfinimento. Quanto a me, inizialmente mi concentrai su Where Do I Go From Here  e Don't Think Twice, It's All Right . Unica nota stonata, la presenza di It's Impossible , canzone stupenda che però avevo già nella raccolta Solid Gold ... Dovevo scoprire chissà quanti brani, la presenza di un "doppione" mi infastidiva non poco. A undici anni ragionavo in questo modo, ma ripensandoci oggi e prescindendo dall'album in questione, che appartiene alla discografia base di Elvis , non avevo poi tutti i torti. Tanti, tantissimi LP  acquistati in seguito, quando fui preso dalla smania di collezionarli con metodo, me li sarei potuti tranquillamente risparmiare. (Articolo tratto dalla pagina facebook S

Un concerto particolare a Saginaw

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  Il 3 maggio 1977 Elvis  conclude a Saginaw  - dove si era già esibito il 25 aprile - il terzo tour dell'anno. Un concerto particolare, che Elvis apre con That's All  Right (Mama)  per poi provare a cantare Trouble , che purtroppo non viene portata a termine. Le pause, i brani soltanto accennati, le false partenze e i due pezzi eseguiti nel finale da Sherrill Nielsen  ci lasciano facilmente intuire quanto Elvis fosse stanco al termine di un giro di concerti impegnativo, eppure, come sempre del resto, non mancano i bei momenti. Da notare che Elvis allunga un po' troppo la prima parte dello show, così, dopo l'interminabile introduzione della band lascia subito spazio a Sherrill Nielsen - in modo da recuperare ulteriormente le forze -  per poi eseguire unicamente il collaudato medley Mystery Train - Tiger Man  (arrivato proprio quella sera alla sua ultima resa live) prima della conclusiva Can't Help Falling in Love . Ormai la sua esibizione era perfettamente calibrata

Le novità del blog

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  Cari amici, è mia intenzione trasformare questo blog in un contenitore dedicato agli anni '70 di Elvis quanto più completo e consultabile possibile, indipendentemente dai post in esso pubblicati e nel pieno rispetto del suo titolo. Da qualche giorno, nel menu è disponibile la pagina Studio Sessions , con tutti gli appuntamenti di Elvis in uno studio di registrazione dal 1970 al 1976. ( Clicca qui per vederla ) Da ieri sera è invece on line la Discografia USA  di Elvis dal 1970 al 1977, con tutti gli album e i singoli emessi in quei sette anni. Per ogni LP ho scritto un breve commento. Vi invito a visitarla cliccando qui . Sempre nel menu che trovate nella parte superiore del blog ho inserito una Sitemap che permette di accedere facilmente a tutti i post. ( Vai a dedere )  Altri approfondimenti sono in preparazione e saranno inseriti nel blog a breve. Grazie a tutti per l'attenzione. Roberto 

Pura magia a Greensboro

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  A Greensboro , 14 aprile 1972,  Elvis  si rese protagonista di un altro grande, grandissimo concerto. Del resto, basta ascoltare la magnifica resa di Bridge Over Troubled inserita in scaletta per rendersene conto. Arrivato a casa mia nel lontano 1990 - era nello stesso pacco che conteneva Live in Virginia  - questo bootleg  è a tutt'oggi uno dei miei preferiti di Elvis. Pura magia refrattaria allo scorrere del tempo. Dalla mia pagina fb Something about Elvis

Live in Virginia: Un tuffo nel passato

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  Il 9 aprile 1972 Elvis  si esibiva a Hampton Roads . Che dire di questo splendido concerto? Oggi nulla, noi appassionati lo conosciamo bene. Invece farò un tuffo nel passato dei miei, di quelli carichi di ricordi e nostalgia... Live in Virginia  lo presi, unitamente a Sweet Carolina  dal club di Torino , nel lontano 1990. A quei tempi ordinavi e poi iniziava la lunga, in alcuni casi lunghissima attesa, fino a quando i pensieri del tipo "stavolta è andato perso il pacco, me lo sento" non prendevano il sopravvento. Invece no, circa un mese dopo ecco la più bella delle citofonate: "Signor Paglia? Un pacco per lei". Che emozione... Dovendo farmi due conti in tasca optai per la versione in vinile di queste splendide emissioni, quella in cd sarebbe arrivata parecchio tempo dopo, con molta calma. Tanto le sensazioni più belle le avevo già vissute. (Dalla mia pagina facebook Something about Elvis) Attenzione: da ieri sera, nel menù del blog è disponibile la pagina Studio

Una copertina che vale l'acquisto

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Questo album fu emesso dalla Rca  nel 1979 . Analogamente al primo volume della serie, pubblicato nello stesso anno, Our Memories of Elvis, Volume 2  proponeva ai possibili acquirenti una serie di brani degli anni '70  privi di sovraincisioni e una Don't Think Twice, It's All Right  editata a 8'30", quindi molto più lunga di quella inclusa nel LP Elvis  (Fool) del 1973 . Sarò sincero, a me le canzoni incise da Elvis  nell'ultimo tratto della sua parabola artistica piacciono di più con archi e quant'altro, ma considero i due volumi in questione di grande interesse collezionistico. Bellissima la copertina, che vale da sola l'acquisto. Forse questo scatto avrebbe meritato di essere utilizzato per un album in studio  di Elvis.  

Steamroller Blues, per l'ultima volta

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Il 28 marzo 1977  Elvis  si esibisce ad  Austin , nel  Texas . Si tratta della sesta data inserita nel secondo tour dell'anno, poi interrotto tre giorni dopo. Per quel che si riesce a capire, perché la qualità audio di questo  Elvis Reaches Austin City Limits  [EP Collector - 2016] è pessima - se non ricordo male, quella di  Elvis Slips Into Austin della Crown è anche peggio - si trattò di un buon concerto. Nessuna sorpresa in scaletta, anche se scorrendola salta agli occhi l'ultima resa  live  di  Steamroller Blues . Also Sprach Zarathustra / See See Rider / I Got A Woman - Amen / Love Me / If You Love Me (Let Me Know) / You Gave Me A Mountain / Jailhouse Rock / O Sole Mio [Sherrill Nielsen] - It’s Now Or Never / Little Sister / (Let Me Be Your) Teddy Bear - Don’t Be Cruel / That’s All Right (Mama) [con falsa partenza e interruzione] / Steamroller Blues / Help Me / Fever / Band Introductions: Early Mornin’ Rain - What’d I Say - Johnny B. Goode - Drum Solo [Ronnie Tutt] - Bass

Elvis ai bei tempi

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Il 20 marzo 1974, lo stesso giorno in cui Elvis  si esibisce per la quinta volta al Mid-South Coliseum di Memphis  - chiudendo uno spettacolare tour lungo tre settimane - la Rca  pubblica l'album Good Times . Chi mi conosce sa bene che amo profondamente questo disco, che a tutt'oggi rimane uno dei miei preferiti di Elvis. Di Good Times  ne ho parlato spesso, oggi mi limito a rispolverare la copia del 33 giri  che mia madre mi regalò tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre del 1977 . Quel giorno lei mi disse che potevo prendere due LP di Elvis , così scelsi questo e Moody Blue , aggiungendo in un colpo solo l'ottavo e il nono pezzo alla mia collezione. Good times ... bei tempi davvero.  

Las Vegas '75: Un ottimo opening show

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  Il 18 marzo 1975, provando a lasciarsi un periodo difficile alle spalle Elvis  inaugura una nuova stagione di concerti a Las Vegas . Trovo questo opening show  molto buono, Elvis affronta l'impegno con rinnovato entusiasmo e con una set list  ricca di brani interessanti. Tre i pezzi tratti dall'album Today , registrato pochi giorni prima (dal 10 al 12 marzo) ad Hollywood : And I Love You So , Fairytale  e Green Green Grass of Home . Scorrendo la scaletta dello spettacolo possiamo notare la pressoché totale assenza dei grandi successi degli anni '50 , a conti fatti rappresentati dalla sola Love Me . Also Sprach Zarathustra / See See Rider / I Got A Woman - Amen / And I Love You So / Let Me Be There / It’s Midnight / Big Boss Man / Green Green Grass of Home / Burning Love / Love Me / Fairytale / Band Introductions - Lead Guitar Solo [James Burton] - Drum Solo [Ronnie Tutt] - Bass Solo [Duke Bardwell] - Piano Solo [Glen D. Hardin] - Electric Piano Solo [David Briggs] - Orche

Quel "thank you" sulle note di Welcome To My World

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Il 17 marzo 1977, esattamente 45 anni fa, usciva Welcome To My World , un album amato da tanti appassionati. Io iniziai a collezionare i LP di Elvis  a settembre dello stesso anno, tuttavia, pur incrociandolo spesso nei negozi di dischi aspettai l'inizio del 1978 per farmelo regalare da mia madre, perché da bambino le copertine disegnate non mi piacevano... Quando lo feci girare per la prima volta mi innamorai all'istante di tutti i brani in esso contenuti, eppure a sconvolgermi fu quel thank you  pronunciato da Elvis sulle note iniziali di Welcome To My World ...

L'edizione italiana del singolo I've Lost You

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  In Italia  il singolo I've Lost You / The Next Step is Love  fu pubblicato nell'ottobre del 1970, quindi a qualche mese di distanza da quello americano, che, se non ricordo male, era arrivato nei negozi di dischi a luglio. L'edizione italiana si differenzia per mezzo di una copertina diversa e per l'inclusione di un mini poster.  (Edizione USA del singolo)

A proposito delle scalette dei concerti di Elvis

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  Le scalette dei  concerti di Elvis  sempre uguali... Non mi risulta, credo si tratti soltanto dell'ennesima critica gratuita mossa nei confronti di questo straordinario artista. Ecco, se io dovessi essere negativo sulla base di qualcosa di concreto, allora potrei dire che Elvis  tirò troppo per le lunghe il siparietto con J.D. Sumner  durante l'esecuzione di I Got a Woman , oppure che rinunciò sistematicamente - a volte inspiegabilmente - a un buon numero di brani che avrebbero ampiamente meritato di essere eseguiti dal vivo . Ancora, che in concomitanza con l'uscita di nuovi album in studio  si diede ben poco da fare - con la possibile eccezione di Today - per far conoscere le canzoni in essi contenute al pubblico. Cose di questo genere, insomma, ma le scalette cambiavano eccome. Magari molto meno negli ultimi due anni passati in tour, tuttavia anche nel tratto finale della sua irripetibile carriera Elvis dimostrò di essere sempre in grado di inserire qualcosa di nuovo.

Un po' di Raised on Rock prima di cena

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Si, un po'di Raised on Rock / For Ol' Times Sake prima di combinare qualcosa in cucina, sperando che sia di ispirazione... Un album dal doppio titolo che alterna brani ritmati a belle love songs d'atmosfera e che genera da sempre pareri contrastanti. Anni fa lo consideravo il meno riuscito fra i 33 giri di Elvis emessi negli anni '70, oggi confesso di essermi ammorbidito non poco e non sono più così drastico. Amo in special modo Are You Sincere (su tutte), Sweet Angeline , I Miss You , la  For Ol' Times Sake di Tony Joe White e, non ultima, la stessa Raised on Rock . Siamo già a quota cinque brani, l'esatta metà del disco e ho citato soltanto i titoli che mi piacciono di più... E allora, ha senso parlare di album meno riuscito? Direi proprio di no. 

Album degli anni '70: Double Dynamite

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  Il doppio album Double Dynamite!  venne pubblicato dalla Pickwick Records  (che aveva da poco rilevato l'intero catalogo Camden dalla RCA) sul finire del 1975. Per allettare gli eventuali acquirenti si pensò bene di riciclare lo scatto utilizzato per la copertina di Elvis as Recorded at Madison Square Garden , emesso tre anni prima. Naturalmente, essendo Double Dynamite! assemblato pescando fra i brani provenienti dal citato catalogo Camden - comprensivo di dieci LP - il contenuto del disco è distante anni luce dal live tratto dallo show serale del 10 giugno 1972. In realtà non sarebbe neanche il caso di farlo notare, ma tanto per essere precisi... Vediamo nel dettaglio quanto proposto da questa compilazione in linea economica della Pickwick, per la quale non è necessario spendere troppe parole. Del resto, questa non è certo la recensione del disco, né ha la pretesa di esserlo. Lato 1: Burning Love / I'll Be There / Fools Fall in Love / Follow That Dream / You'll Never Wa

La capacità di incantare

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  La capacità di incantare semplicemente abbozzando un sorriso, tanto all'inizio quanto alla fine della sua parabola artistica.

Rochester e aneddoti curiosi

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Questo CD mi riporta alla mente una storia molto particolare. Lo trovai per puro caso su una bancarella di un grande mercato all'aperto della mia città, una domenica mattina di tanto tempo fa, così decisi di prendere l'autobus e tornarmene a casa per ascoltarlo, felice di aver aggiunto un disco alla mia collezione. Quando scesi alla mia fermata stavo scorrendo la scaletta del concerto sul retro della copertina e franai letteralmente su un signore che camminava tranquillamente, seguito a qualche metro di distanza da diverse altre persone. Era Oscar Luigi Scalfaro, all'epoca Presidente della Repubblica... Ci fissammo per alcuni istanti, poi, senza che nessuno dicesse una parola, lui riprese a camminare e io me ne andai a casa. A proposito di scontri, qualche anno dopo me ne capitò un altro con Pippo Baudo, all'angolo di una via del centro di Roma. In quell'occasione ritrovai le parole e dissi "Scusa Pippo!".  Tornando al CD "Jailhouse Rock Man in Concer

Sempre lo stesso Elvis

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  Nel primo Elvis erano già evidenti i tratti della futura leggenda vivente, nell'ultimo era possibile scorgere il talentuoso, giovane artista di un tempo. 

Mentre Today girava

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  Ci sono immagini di Elvis, neanche tante, che per noi appassionati di vecchia data sono più significative di migliaia di altre facilmente reperibili sul web. Questo perché ai vecchi tempi, quando internet non esisteva, di foto del Re non ne giravano molte. Allora dovevamo accontentarci di quelle che ritagliavamo dalle riviste, conservandole poi quasi fossero parte di un tesoro di inestimabile valore. Oppure, quando tutti i giornali erano stati passati al setaccio, ci facevamo bastare quelle che potevamo ammirare sulle copertine dei dischi. Così, mentre il Today girava, fissavi Elvis con il microfono in mano e associavi lo scatto a And I Love You So , magari a Pieces of My Life ... Insomma, all'epoca si lavorava molto di fantasia e tutto sembrava possibile, bastava volerlo intensamente. O ggi si lavora di nostalgia. Non è la stessa cosa.

Elvis e le chitarre volanti

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  Elvis aveva un vero e proprio debole per I Got a Woman , è evidente. Se torniamo agli anni cinquanta, il noto brano di Ray Charles è rintracciabile in Elvis Presley , il suo album d'esordio, ma lui aveva iniziato a suonarla dal vivo già nel 1954. Se ne ricordò anche nel 1961, in occasione dei tre concerti benefici che fece, così come nel 1969, quando si presento a Las Vegas dopo anni di cinema.  Relativamente ai seventies , Elvis inserì I Got a Woman  nella scaletta di centinaia di concerti, fino a trasformare la canzone in un momento irrinunciabile dello show, visto che gli permetteva di giocare con l'incredibile voce di J.D. Sumner. Non solo. Spesso, nel gran finale del pezzo Elvis si lasciava andare ad alcune mosse altamente coreografiche con la chitarra, fino a lanciare la stessa - senza prendersi la briga di prestare attenzione - al povero Charlie Hodge, al quale era affidato il compito di afferrarla al volo. Tutto molto scenografico e perfettamente funzionale alla natur