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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Rochester e aneddoti curiosi

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Questo CD mi riporta alla mente una storia molto particolare. Lo trovai per puro caso su una bancarella di un grande mercato all'aperto della mia città, una domenica mattina di tanto tempo fa, così decisi di prendere l'autobus e tornarmene a casa per ascoltarlo, felice di aver aggiunto un disco alla mia collezione. Quando scesi alla mia fermata stavo scorrendo la scaletta del concerto sul retro della copertina e franai letteralmente su un signore che camminava tranquillamente, seguito a qualche metro di distanza da diverse altre persone. Era Oscar Luigi Scalfaro, all'epoca Presidente della Repubblica... Ci fissammo per alcuni istanti, poi, senza che nessuno dicesse una parola, lui riprese a camminare e io me ne andai a casa. A proposito di scontri, qualche anno dopo me ne capitò un altro con Pippo Baudo, all'angolo di una via del centro di Roma. In quell'occasione ritrovai le parole e dissi "Scusa Pippo!".  Tornando al CD "Jailhouse Rock Man in Concer

Sempre lo stesso Elvis

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  Nel primo Elvis erano già evidenti i tratti della futura leggenda vivente, nell'ultimo era possibile scorgere il talentuoso, giovane artista di un tempo. 

Mentre Today girava

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  Ci sono immagini di Elvis, neanche tante, che per noi appassionati di vecchia data sono più significative di migliaia di altre facilmente reperibili sul web. Questo perché ai vecchi tempi, quando internet non esisteva, di foto del Re non ne giravano molte. Allora dovevamo accontentarci di quelle che ritagliavamo dalle riviste, conservandole poi quasi fossero parte di un tesoro di inestimabile valore. Oppure, quando tutti i giornali erano stati passati al setaccio, ci facevamo bastare quelle che potevamo ammirare sulle copertine dei dischi. Così, mentre il Today girava, fissavi Elvis con il microfono in mano e associavi lo scatto a And I Love You So , magari a Pieces of My Life ... Insomma, all'epoca si lavorava molto di fantasia e tutto sembrava possibile, bastava volerlo intensamente. O ggi si lavora di nostalgia. Non è la stessa cosa.

Elvis e le chitarre volanti

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  Elvis aveva un vero e proprio debole per I Got a Woman , è evidente. Se torniamo agli anni cinquanta, il noto brano di Ray Charles è rintracciabile in Elvis Presley , il suo album d'esordio, ma lui aveva iniziato a suonarla dal vivo già nel 1954. Se ne ricordò anche nel 1961, in occasione dei tre concerti benefici che fece, così come nel 1969, quando si presento a Las Vegas dopo anni di cinema.  Relativamente ai seventies , Elvis inserì I Got a Woman  nella scaletta di centinaia di concerti, fino a trasformare la canzone in un momento irrinunciabile dello show, visto che gli permetteva di giocare con l'incredibile voce di J.D. Sumner. Non solo. Spesso, nel gran finale del pezzo Elvis si lasciava andare ad alcune mosse altamente coreografiche con la chitarra, fino a lanciare la stessa - senza prendersi la briga di prestare attenzione - al povero Charlie Hodge, al quale era affidato il compito di afferrarla al volo. Tutto molto scenografico e perfettamente funzionale alla natur